Smania di Sport, il convegno per i pazienti con malattie neuromuscolari

26 maggio 2023

“𝘗𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢, 𝘤’𝘦̀ 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘦̀ 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘳𝘦.
𝘎𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘪𝘦𝘥𝘪

 S. Hawking

Lo scorso 26 maggio 2023, presso il Sermig di Torino, abbiamo partecipato all’interessante convegno 𝗦𝗠𝗔𝗡𝗜𝗔 𝗗𝗜 𝗦𝗣𝗢𝗥𝗧 incentrato sul ruolo dell sport per i pazienti con malattie neuromuscolari. Organizzato da Biogen con la Associazioni Famiglie SMA, Asamsi, UILDM .

Un pomeriggio entusiasmante… con presenza di tanti atleti paralimpici e di associazioni sportive che hanno potuto presentare la loro attività nel settore paralimpico anche con dimostrazioni pratiche, come power-chair football e hockey; sci, vela e subacquea. In collaborazione con la ASD Ballo Anch’io abbiamo potuto presentare la danza in carrozzina.

Il convegno molto interessante, incentrato su un tema a noi da sempre molto caro, ha avuto come testimoni di eccezione la Vicepresidente del CIP Piemonte, Tiziana Nasi, e la Presidente del CIP , Silvia Bruno; insieme alla nuotatrice paralimpica Monica Boggioni. Sono intervenuti, inoltre, autorevoli esperti dei numerosi aspetti delle malattie neuromuscolari, presieduti dalla Prof.ssa Tiziana Mongini.

Dall’ampio quadro presentato, emerge come lo sport adattato sia un potente strumento di miglioramento del benessere fisico, psicologico e relazionale delle persone affette da patologie neuromuscolari anche in forme severe. Ognuno deve poter scegliere l’attività che preferisce e che sia più consona alla propria situazione. Lo sport, inoltre, ha anche un’influenza positiva sul caregiver e costituisce un’eperienza psicosociale di tutti i componenti della famiglia.

La relazione dell Dott. D’Antona, medico sportivo, ha illustrato alcuni studi scientifici che dimostrano come l’attività fisica sia “una medicina naturale” molto utile ad attivare l’attività dei mitocondri e la rigenerazione cellulare, anche per persone con abilità residue ridotte. Le raccomandazione più importante sono che l’attività sportiva sia adattata secondo ogni singolo caso; che sia praticata costantemente ma con un esercizio di “endurance” piuttosto che con un esercizio di forza, che, anzi, può avere effetti negativi sul muscolo del paziente. La tecnologia permette la pratica di sport un tempo impensabili, con ausili sempre più sofisticati, sino alle tecnologie virtuali con interfaccia video, che può permettere davvero a tutti di vivere esperienze spoetive esaltanti!