Il ruolo dell’integrazione nutrizionale nell’attività muscolare

30 Gennaio 2017

Pubblichiamo l’interessante contributo della Dssa Grazia D’Angelo al Convegno sulla nutrizione che si è tenuto lo scorso ottobre a Milano.

La dott.sa D’Angelo, membro del nostro Comitato Scientifico, è Responsabile UO Patologie Neuromuscolari, Istituto Medea di Bosisio Parini, Presidio Malattie Rare Regione Lombardia. La ringraziamo per averci concesso di pubblicare il suo interessante contributo che, sebbene centrato sulla DMD – Distrofia di Duchenne, tratta argomenti e problematiche comuni alle altre malattie neuromuscolari degenerative o a lenta evoluzione, come la CMT2A.

IL RUOLO DELL’INTEGRAZIONE NUTRIZIONALE NELL’ATTIVITA’ MUSCOLARE

Chairman: Prof Yvan Torrente (Università degli Studi di Milano)

24 ottobre 2016

Aula Crociera Alta di Studi Umanistici, Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono, 7 20122 Milano

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Pubblichiamo un riassunto dei punti più salienti dell’intervento della dott. sa Grazia D’angelo dal titolo:

  • NUTRIRSI E NUTRIRE IL PAZIENTE DISTROFICO

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Nell’ambito del trattamento del paziente con malattia neuromuscolare, che vede come centrale il ruolo della famiglia, in collegamento con tutti i vari settori di intervento per la cura (la diagnostica, la riabilitazione, il trattamento ortopedico, quello psicologico, il sistema cardio-respiratorio..) la problematica relativa alla NUTRIZIONE assume un ruolo particolarmente importante.

Gli aspetti più importanti sono:

Dieta adeguata alle varie fasi e stati di gravità della malattia, con adeguati rapporti nutrienti (proteine , lipidi, carboidrati complessi, carboidrati semplici,); aggiunta di aminoacidi (integratori) ; cambio di fabbisogno calorico a seconda della situazione motoria. Inoltre occorre tenere conto di eventuali problemi, che insorgono con maggiore facilità nei pazienti in carrozzina, (e che usano la ventilazione meccanica), come il reflusso gastro-esofageo ( da curare con appositi farmaci) l’osteoporosi (che richiede un maggiore apporto di calcio), lo svuotamento gastrico più lento , e la costipazione (che si può controllare con alimentazione adatta ricca di fibre, rimedi naturali o con blandi lassativi.

Problematiche neurologiche nell’alimentazione
, cioè la difficoltà a masticare e deglutire (molto rara nella CMT2A)

Alimentazione come possibile terapia.

  • La distrofia muscolare e le altre malattie neuromuscolari degenerative comportano secondarie anomalie biochimiche tissutali e cellulari che accelerano i processi di invecchiamento e che possono essere contrastate con approcci terapeutici farmacologici ma anche nutraceutici o con integratori di deficit che si verificano.
  • una dieta orientata su alimenti antinfiammatori e antiossidanti, integrata con specifici aminoacidi come la creatina e la leucina, arricchita con vitamina D e calcio e bilanciata sia a livello energetico che proteico -> miglioramento della qualità di vita   ->”migliorando” la forza e la resistenza muscolare
  • alimentazione “mirata” -> prevenzione di obesità e osteoporosi, dovute sia alla somministrazione di terapie steroidee e sia alla riduzione del movimento.

Al fine di utilizzare il cibo come terapia, dal alcuni anni i ricercatori studiano gli alimenti secondo i principi della NUTRACEUTICA E NUTRIGENOMICA.

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Infatti si è rilevato un collegamento tra cibo e DNA, cioè il patrimonio genetico dell’individuo. Con la medicina molecolare si è visto che, pur non potendo cambiare il DNA, il cibo può accendere o spegnere geni o modulatori di geni, cambiandone l’espressione.

Con gli attuali studi di genomica nutrizionale, si studia come i cibi possono portare sollievo e cura in malattie genetiche. Inoltre si studia quali cibi risultano funzionali/nutraceutici.
I cibi nutraceutici sono : frutta, cereali, vegetali “colorati” (peperoni, carote, pomodori..), cibi ricchi di sostanze antiossidanti naturali, alimenti poveri di proteine.

E’ molto interessante il progetto SANACUCINA promosso dalla UILDM di Bologna, dove si possono trovare tante ricette e consigli per una alimentazione corretta per le varie malattie neuromuscolari (www.sanacucina.it)

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